Cercare informazioni, fruire di contenuti multimediali, interagire con dati. Per agire solitamente utilizziamo uno schermo, una tastiera, un mouse, delle cuffie, un microfono, ma le tecnologie che riguardano la realtà aumentata vanno oltre questo tipo di interazione ed esplorano nuovi modi di usare i dati, spesso visualizzandoli diversamente, sovrapponendoli, muovendoli. La realtà aumentata (AR Augmented Reality) è uno strumento di comunicazione avanzata, che ci consente di visualizzare dati (elementi, grafica, video, immagini, applicazioni) in sovrapposizione alla realtà. Per esempio possiamo sovrapporre ad un video un contenuto supplementare, oppure riproporre una ricostruzione 3D, avendo l’impressione che sia nella realtà. Sono situazioni che servono per avere maggiore coinvolgimento di un utente che visita un museo. Grande impatto visivo, coinvolgimento emotivo, alta interazione sono le caratteristiche delle applicazioni software multimediali che sviluppiamo, contribuendo a dare valore aggiunto ad un prodotto, una situazione o un percorso museale.
La realtà aumentata è in futuro prossimo e grandi brand tecnologici come Samsung, Apple, Google, Facebook, Microsoft, Sony, Amazon stanno già investendo pesantemente nel settore.
Non sono la stessa cosa, ma si tratta di un approccio diverso alla proposta di contenuti, attraverso dispositivi e tecnologia differenti. Entrambe puntano a far vedere ciò che non c'è, ma la differenza sostanziale è che la realtà aumentata (AR) sovrappone immagini e testi a ciò che l’utente vede intorno a sé, arricchendo lo scenario. La realtà virtuale (VR) cambia l'ambiente circostante proiettando l'utente in un ambiente irreale, ad esempio ricostruendo uno scenario passato o futuristico.